Di seguito riportiamo gli articoli apparsi domenica 27 marzo sul quotidiano “il Trentino” e sul giornale online “Sentire”.
IL TRENTINO pag. 18
«Delusi dalla classe politica ma la nostra battaglia prosegue»
TRENTO. Delusi per essere stati «liquidati dalla classe politica trentina», ma decisi ad andare avanti. Il comitato «la Bussola» incassa il no del consiglio provinciale alla proposta di eliminare la «porta girevole» e di imporre il limite dei due mandati.
Il comitato di giovani, forte di 3.417 firme raccolte, aveva presentato una proposta di legge di iniziativa popolare, bocciata mercoledì dal consiglio provinciale, per eliminare il sistema della cosiddetta «porta girevole» (il fatto che il consigliere che diventa assessore cede il posto al primo dei non eletti) e per limitare a due i mandati dei consiglieri.
«Nel 2009 – commenta il comitato – abbiamo sollevato i problemi derivanti dalla “porta girevole” e i costi che questo meccanismo comporta, stimando la spesa in 7 milioni di euro a legislatura. Più che dalla bocciatura della proposta di legge, siamo molto delusi dal fatto che durante i 20 mesi che hanno separato il deposito delle firme dal voto in aula, i membri del consiglio non ci abbiano mai contattato per informarsi sullo spirito dell’iniziativa. Abbiamo provato a proporre alla massima istituzione trentina una proposta costruttiva, abbiamo educatamente bussato in oltre 3 mila alla porta del consiglio, ma la porta ci è stata sbattuta in faccia».
I firmatari della proposta di legge lamentano di essere stati «frettolosamente liquidati dalla classe politica»: «Ma non ci sentiamo perdenti – aggiungono – perché le generazioni perdenti sono quelle i cui padri non hanno avuto speranze, non quelle le cui speranze sono state sconfitte. Noi non ci sentiamo perdenti perché non abbiamo perso la speranza di cambiare questa nostra terra. Per questo motivo abbiamo intenzione di continuare la battaglia, presentando in futuro altre proposte costruttive per migliorare il nostro territorio».
Al seguente link è possibile accedere al sito del giornale online “SENTIRE” e leggere il nostro commento intitolato: