I ragazzi della Bussola a Trento vogliono far cambiare la politica

da l’Adige di venerdì 4 febbraio 2011 pag. 34

ALA – Continua tenace la battaglia de «La Bussola» per cambiare il sistema della rappresentanza politica in Trentino. Martedì 8 febbraio 2011 la prima commissione permanente del Consiglio Provinciale è stata convocata per esaminare il disegno di legge n.60 «Modificazioni della legge elettorale provinciale in materia di compatibilità tra il ruolo di consigliere provinciale e quello di assessore provinciale e in materia di limiti alla rieleggibilità alla carica di consigliere provinciale» presentato il 15 luglio 2009, assieme a 3417 sottoscrizioni dal comitato La Bussola. Alla commissione parteciperanno, per conto dei proponenti, i tre primi firmatari: Omar Grigoli, Manuel Lorenzini e Corrado Pinter. L’iniziativa del Comitato La Bussola era partita due anni fa: lontani dai partiti, lontani dalla politica tradizionale, senza riferimenti in consiglio comunale, e aree di provenienza variegate: sono un gruppo di giovani a chiedere agli adulti e ai politici di mestiere di tagliare i costi ma soprattutto a gridare loro nelle orecchie di farsi un po da parte. E non è una richiesta così, tanto di per dire o tanto per fare. I ragazzi del comitato la Bussola (il loro slogan è «quando il vento della politica gira dalla parte dei giovani»), infatti, stanno per arrivare alla discussione consiliare. Due gli strumenti, tutto sommato semplici, individuati per raggiungere lo scopo – far risparmiare in fretta sette milioni di euro alle casse della provincia e facilitare il ricambio della classe politica – : abolire il principio di incompatibilità fra la carica di assessore provinciale e di consigliere provinciale (istituita alcuni anni fa ufficialmente per introdurre una separazione netta fra compiti politici e compiti amministrativi ma forse anche, e i maliziosi lo hanno capito da un pezzo, per far posto anche ai cosiddetti trombati) e stabilire per legge il limite dei due mandati consecutivi per gli eletti.

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