Giovani e Lavoro – serata pubblica 3 maggio 2012

Uno dei problemi principali che noi giovani affrontiamo in questi ann è senza dubbio costituito dalla difficoltà di trovare un ruolo nel Mondo del lavoro. Capire l’attuale situazione del lavoro in Trentino e nella Vallagarina, conoscere quali sono alcune strade per trovare una collocazione in questo mondo e quali strumenti normativi sono attualmente disponibili per i giovani saranno alcuni dei temi della serata che come comitato abbiamo organizzato per giovedì 3 maggio.
Continuando così il ciclo di serate formative intitolato “Politicando: affrontare i problemi con la politica”, giovedì 3 maggio 2012, all’Auditorium della Cassa Rurale Bassa Vallagarina di Ala, alle 20.30 si svolgerà la serata: “Giovani e Lavoro: Prospettive ed opportunità nel Trentino di oggi”.

Interverranno:

  • dott. Alessandro Olivi – Assessore all’Industria, artigianato e commercio della Provincia Autonoma di Trento.
  • prof. Michele Colasanto – Docente Universitario e Presidente Agenzia del Lavoro TN
  • ing. Agostino Peroni – dirigente d’azienda e membro della Giunta esecutiva di Confindustria con delega al Progetto Giovani ed Education

Ala Green Town: presentazione progetto

Riportiamo l’avviso apparso sul sito del comune di Ala dove si comunica che martedì 24 aprile presso l’aula magna delle scuole medie di Ala (via Anzelini) alle 18.30 verrà presentato ai genitori degli alunni e ai cittadini alensi il progetto preliminare della costruzione delle nuove scuole medie.

L’edificio che è stato progettato secondo i criteri dell’edilizia Bio/eco sostenibile e con l’impiego di energie alternative innovative fa parte del più ampio percorso intitolato “Ala Green Town – cultura dello sviluppo sostenibile“.

Tra gli altri,oltre ai progettisti,  interverrà Luca Zomer, membro del comitato e assessore all’ambiente del comune di Ala.

Giovani e Politica. Intervista a Omar Grigoli

Di seguito riportiamo l’intervista a Omar Grigoli, fondatore del comitato la Bussola e consigliere comunale ad Ala, realizzata da Marta Romagnoli, giornalista del Corriere del Trentino e pubblicata martedì 3 gennaio 2012. Insieme all’intervento di Omar nell’articolo è presente anche l’intervengo di Alessio Migazzi, ventinovenne Presidente della Comunità della val di Sole. In questi giorni il Corriere del Trentino sta dando spazio a giovani trentini impegnati in politica.

3/01/2012 intervento di Omar Grigoli al Corriere del Trentino

3/01/2012 intervento di Omar Grigoli al Corriere del Trentino

Le risposte di Omar:

1) Le chiedo di aiutarmi innanzitutto a ricostruire la sua storia personale (lavoro, eventuali hobbies, mi conferma di essere nato nel 1979?) e il suo percorso politico (quando e come si è accostato alla vita politica, come ha deciso di candidarsi per il Comune di Ala, quale il suo contributo per La Bussola).

1) Mi chiamo Omar Grigoli e sono nato nel 1979, sono sposato e papa di una bimba, faccio l’imprenditore-commerciante. Mi sono avvicinato alla politica già nelle elezioni di qualche anno fa seguendo degli amici e i consigli di alcune persone che facevano parte di un partito. Dopo la prima esperienza andata male, si è creato un gruppo di persone con le quali abbiamo cambiato modo di avvicinarci alla politica cercando di aggregare dei giovani che avessero deli ideali comuni. Abbiamo così fondato il comitato la Bussola ossia un comitato senza colore politico che è composto in particolar modo da giovani. La mia candidatura alle ultime elezioni è arrivata di conseguenza a questo percorso.

2) Cosa significa per lei fare politica? E perché i giovani tendono a rimanere distanti da questo mondo? Questa situazione è in qualche modo legata alla ventennale crisi dei partiti?

Il nostro comitato ha iniziato la sua attività politica attraverso una raccolta firme per modificare una legge provinciale: attraverso questo percorso abbiamo potuto stare tra la gente e capire quanto sia distante la politica dalle persone e viceversa. Credo che il maggior compito di un politico oggi sia proprio quello di avvicinare le persone alla politica anche perché ritengo che sia una delle più elevate forme di volontariato che esistano.

Per quanto riguarda il rapporto tra i giovani e la politica ritengo che i nostri rappresentanti politici degli ultimi anni abbiamo fatto molto per aumentare questo divario che oggi esiste ma dall’altra parte noi giovani abbiamo fatto poco per colmarlo: ci siamo accomodati in poltrona e abbiamo guardato gli spettacoli alla televisione e non abbiamo fatto niente per ottenere il posto che giustamente ci spetta.

Non è solo questione di crisi di partiti ma soprattutto crisi di valori delle persone. La crisi dei partiti ne è una conseguenza.

 

3) Come si può fare per sovvertire la tendenza e favorire il ricambio e l’avvento di nuove menti/idee?

Non mi faccio illusioni: secondo me il cambiamento sarà un cammino lungo che si otterrà solo con il ricambio generazionale. Di sicuro la crisi economica odierna darà una spinta ulteriore al rinnovamento: i giovani, forse più di qualche anno fa, oggi sanno che se vogliono emergere devono impegnarsi e dimostrare quel che valgono.

 

4) Quali crede siano i motivi che portano il 54% dei ragazzi trentini sotto i 34 anni (la statistica è della Provincia) a vivere ancora a casa con i genitori? Come si può intervenire per cambiare la tendenza? Quali strumenti servono ai giovani?

Dividerei la responsabilità su tre versanti: la società civile, la famiglia e i giovani stessi.

Se da un lato siamo in piena crisi economica e quindi ritengo che questo possa aver aumentato questa tendenza dall’altro laro di sicuro come ho già detto i giovani si sono sempre più accomodati a casa piuttosto che impegnarsi seriamente: io sono sposato e ho una bimba di due anni. Sono contento della mia scelta ma ritengo che non sia una scelta facile ne poco impegnativa.

Non voglio però escludere dalle responsabilità le famiglie: mia madre mi ha sempre detto che mi avrebbe mantenuto fino ad una certa età ma poi mi avrebbe cacciato di casa. Non so se l’avrebbe fatto veramente ma penso che sia necessario avere il coraggio di farlo per il bene dei propri figli: devono imparare a farsi una vita da soli.

 

5) E il Trentino? Siamo alle soglie dell’avvicendamento obbligato ai vertici di Piazza Dante del 2013. Come crede andranno le cose? Come dovrebbero andare? Cosa serve alla nostra terra in questo senso?

Qui si tocca un argomento tabù: il cosiddetto “dopo Dellai”. Come gruppo crediamo che l’opinione pubblica ed i partiti dovrebbero concentrarsi non sul “chi” dopo Dellai, ma sul “come” dopo Dellai.

Lorenzo Dellai rappresenta una generazione che negli anni ’90 ha rivoluzionato il modo di fare politica in Trentino, con cose positive e con cose negative. Fino ad oggi la nostra terra si è affidata a un leader carismatico e capace, però per il futuro crediamo che serva maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche: questo lo può fare una nuova classe dirigente. Non parliamo di un radicale cambiamento ma di un percorso graduale dove una nuova classe dirigente, accompagnata da chi ha i “capelli bianchi” e più esperienza, possa avviare un percorso di rinnovamento di ideee di proposte per la nostra terra.

 

6) Il rapporto del Trentino con l’Italia in questo momento com’è? La manovra del governo Monti toccherà anche le casse della nostra autonomia: è giusto che ognuno contribuisca ai sacrifici o no? Come giudica la manovra?

“In questo momento di difficoltà politica ed economica tutti siamo chiamati a sacrifici”; da mesi concetti simili ce li sentiamo ripetere in continuazione. Questa situazione è frutto di un modo di vivere troppo dispendioso e governato da regole sbagliate. E’ necessario che tutti i governanti del pianeta si siedano ad un tavolo e decidano dei nuovi parametri di sviluppo. La crescita continua e il calcolo del Pil come parametro sembra aver fallito. La manovra del governo Monti ha l’obbiettivo di evitare che l’Italia fallisca in attesa che si trovino soluzione a livello globale: è giusto che anche il Trentino, nel rispetto dei principi di autonomia, contribuisca ad evitare questo fallimento.

Politicando: calendario serate.

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Qui si può trovare il calendario del ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011″.

  • venerdì 18 novembre 2011 – POLITICA ESSENZA E FUTURO – relatori: Flavio Mengoni e Mattia Civico. Volantino.
  • giovedì 01 dicembre 2011 – AUTONOMIA E FEDERALISMO – relatori: dott. Gianfranco Postal, prof. Geremia Gios, Virgilio Asileppi. Volantino.
  • giovedì 15 dicembre 2011 – UN POPOLO DI MIGRANTI AFFRONTA L’IMMIGRAZIONI – relatori: Michela Tomasi, Laura Franceschini, Daniel Oros Sorin. Volantino.

Tutte le serate si svolgeranno alle 20.30 ad Ala (TN) nella Sala comunale R. Zendri in via Mario Soini.

Ala Green Town – Cultura dello sviluppo sostenibile

Il Comune di Ala organizza per martedì 25 ottobre 2011 una serata inserita nel progetto “Ala Green Town” dal titolo: CULTURA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ENERGIE RINNOVABILI: RISORSE E POTENZIALITA’ DALL’AMBITO LOCALE A QUELLO COMUNITARIO

Martedi’ 25 Ottobre 2011 alle ore 20.30 presso l’Auditorium Cassa Rurale di via Roggia il terzo incontro legato al tema delle energie rinnovabili organizzato sotto l’ombrello dell’iniziativa Ala Green Town.

Scarica qui la locandina: http://www.comune.ala.tn.it/avvisi/Manifesto_Fontanari25ott2011.pdf

I relatori saranno:
– Giacomo Carlino, Servizio Pianificazione Energia ed Incentivi della PAT
– Stefano Bisoffi, Presidente della Comunita’ di Valle della Vallagarina
– Elisa Filippi, esperta di politiche europee, presso CITTALIA – Centro Ricerche ANCI

Modera l’incontro Luca Zomer, Assessore all’Ambiente del Comune di Ala.

Interverrano Luigino Peroni, Sindaco di Ala, e Michele Trainotti, promotore dell’iniziativa Ala Green Town.

Invitiamo tutti a partecipare all’iniziativa, che vedrà tra i relatori, anche l’intervento di Elisa Filippi una giovane ragazza esperta di politiche europee che lavora a Bruxelles, la quale spiegherà le iniziative della comunità Europea per favorire le energie rinnovabili.

Trentenni e ventenni: noi proviamo ad esserci.

Lettera inviata da Corrado Pinter a nome del comitato “La Bussola” al giornale “Trentino”, in seguito al dibattito sul tema “Trentenni trentini dove siete finiti?” e pubblicata venerdì 14 ottobre. In questa pagina è possibile leggere i precedenti articoli sul medesimo tema.

Trentenni e ventenni: noi proviamo ad esserci.

Cogliamo al volo l’opportunità dataci dal dibattito iniziato dopo l’articolo/provocazione “Trentenni trentini dove siete finiti?” di Piorgiorgio Cattaniapparso sul vostro quotidiano per esprimere alcune nostre opinioni.

Vogliamo portare il nostro contributo alla discussione come membri del comitato “La Bussola”, un comitato di giovani provenienti prevalentemente dal comune di Ala, nato alla fine del 2008 che ha proposto in primis una legge d’iniziativa popolare per modificare l’attuale legge elettorale provinciale (porta girevole), proseguendo poi con ulteriori iniziative di carattere politico sul nostro territorio. Ulteriori informazioni si possono trovare sul nostro sito www.comitatolabussola.it.

A far parte del comitato, formatosi grazie a comuni esperienze di volontariato e ad una rete di semplici conoscenze, siamo circa una ventina di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 35 anni che sentono che per provare a cambiare le cose è necessario un impegno costante.

Attraverso il nostro impegno diretto, motivato da una mancanza di spazi nei quali potessimo esprimerci a pieno e volto a “imparare rendendoci utili”, stiamo riuscendo a concretizzare le nostre idee e le nostre proposte per il territorio in cui viviamo. Anche grazie alla credibilità che abbiamo ottenuto come gruppo di “giovani impegnati”, nella primavera del 2010 quattro membri del comitato (tre trentenni ed un ventenne) sono stati eletti nel Consiglio comunale di Ala tra le file della lista civica “La Bussola di Ala”. Due di loro ricoprono la carica di assessore.

Impegnarsi in prima persona, “metterci la faccia”, non è mai facile e non è facile tantomeno a venti o trent’anni, numerose sono le critiche ricevute, vuoi per la nostra inesperienza o vuoi per le idee di rinnovamento che proponiamo. Importanti sono stati il sostegno e l’aiuto ricevuti da chi, con più esperienza di noi, ha deciso di credere in noi supportandoci nel nostro percorso. Un percorso che non può avere la presunzione di essere un modello o un punto di arrivo perché, come tutte le “avventure politiche” o di impegno sociale necessita di una continua apertura alle esperienze esterne in modo da poter continuare a crescere.

Come scrive Cattani, crediamo che la strada da intraprendere non sia quella di costituire una “lobby” che curi gli interessi dei trentenni o più in generale dei giovani, ma riuscire a farci accompagnare da chi ha i “capelli bianchi” e più esperienza, in un percorso di rinnovamento di idee, prima di tutto, e di proposte per la nostra terra. Condividiamo un passaggio di Francesco Volani pubblicato domenica scorsa, il quale si dice “preoccupato di vedere giovani che più che essere accompagnati da chi ha più esperienza sono relegati al ruolo di accompagnatori”, di badanti potremmo azzardare, senza poter veramente contare e provare a dare il proprio contributo.

In questi pochi anni di attività abbiamo conosciuto altri giovani trentini impegnati in politica e nella società civile, arrivati, chi con percorsi analoghi al nostro e chi in modo diverso, quello che manca però è un “contenitore” che riesca a far incontrare i giovani trentini impegnati e a farli discutere. Oggi il rischio di esperienze di gruppi come il nostro o di giovani impegnati è quello di sentirsi abbandonati a se stessi senza un collegamento con “quello che c’era prima”, perdendo di vista i problemi più generali.

Non crediamo che la nostra generazione sia fatta per la maggior parte di inetti e pigri, come scrive sul “Trentino” Anna Larentis, ma siamo d’accordo quando si dice che dobbiamo imparare, come ventenni e trentenni, ad assumerci le nostre responsabilità e a rischiare iniziando a prenderci i nostri spazi.

I ventenni ed i trentenni trentini che si impegnano e provano a dare il proprio contributo ci sono anzi, ci siamo! Probabilmente non siamo in grado di farci ascoltare o ad essere credibili nelle nostre proposte per affrontare i problemi del vivere quotidiano. Sta sicuramente a noi alzare la nostra voce portando le nostre idee, ma sta anche a chi oggi amministra ascoltarci e aprirsi ad un dibattito.

Corrado Pinter a nome del comitato “La Bussola”

giornale "Trentino" venerdì 14 ottobre 2011 - pagine 1 e 48

Si è cristiani anche nella vita quotidiana. Percorso di formazione verso una maggiore corresponsabilità sociale, economica e politica.

Segnaliamo con piacere l’iniziativa di un percorso di formazione verso una maggiore corresponsabilità sociale, economica e politica organizzato dal Decanato di Ala dal titolo: Si è cristiani anche nella vita quotidiana.

Si tratta di un corso di formazione suddiviso in due moduli: “una formazione che sia legata strettamente al vissuto della gente, che sia capace di indicare i valori su cui costruire la propria vita e la società e che fornisca anche i criteri di  giudizio per saper scegliere cristianamente nella complessità della società di oggi“.

Qui sotto possibile scaricare il volantino completo del corso contente la Scheda d’iscrizione.
Pieghevole Percorso decanato di Ala 2011 – 2012
Per la partecipazione al corso verrà chiesto un contributo spese di € 20.

La strutturazione del corso è la seguente:

Primo modulo – oratorio di Sabbionara: Agire e pensare

Lunedì 7 novembre
Nuovi stili di vita: per un’esistenza di qualità e che mette al centro la persona
Relatore: prof don Rodolfo Pizzolli

Lunedì 14 novembre
Valore della famiglia e politiche familiari.
Relatore: Dott. Luciano Malfer

Lunedì 21 novembre
Le motivazioni bibliche dell’azione sociale del credente.
Relatore: Prof. don Piero Rattin

Lunedì 28 novembre
Laici cristiani per il bene comune e per una società a misura d’uomo.
Relatore: prof. don Andrea Decarli

Secondo modulo – canonica di Ala: Per il bene di ogni persona

Lunedì 16 gennaio 2012
La responsabilità del cristiano nella società di oggi.
Relatrice: prof.ssa Donata Borgonovo Re

Lunedì 23 gennaio 2012
Le prospettive e le proposte dell’enciclica sociale Caritas in veritate di Papa Benedetto XVI
Relatore: Prof. Don Rodolfo Pizzolli

Lunedì 30 gennaio 2012
Economia ed etica: matrimonio possibile o solo belle parole?
Relatore: Prof. Tiziano Salvaterra

Lunedì 6 febbraio 2012
Abbiamo chiesto braccia e sono arrivate persone: opportunità o rischi nell’immigrazione?
Relatore: Don Giuseppe Caldera

Lunedì 13 febbraio 2012
Quali prospettive e proposte per i giovani e gli immigrati nel nostro territorio?
Tavola rotonda aperta alla comunità:
Relatori:
· Aicha Mesrar, immigrata, consigliere comunale Rovereto
· Paola Dorigotti, assessore politiche sociali della comunità della Vallagarina
· Giovane del piano di zona
· Paola Garbari, Dirigente Centro per l’impiego di Rovereto (Agenzia del Lavoro).

Caccia la zanzara tigre. Non permetterle di trovare casa in Vallagarina

Informiamo che:

Martedì 18 ottobre dalle ore 20.30 presso la sala pubblica del centro Sociale Zendri in via Soini ad Ala si terrà una serata pubblica organizzata da Comune di Ala e Museo Civico di Rovereto dove verranno illustrati i dati del monitoraggio e della lotta effettuata durante questi mesi alla specie Aedes albopictus (zanzara tigre) che si sta dimostrando un nemico difficile da battere.
Il successo è possibile solo con l’impegno e la partecipazione attiva di tutti.
Non pensiamo che il problema non ci riguardi.

Interverranno.

Per il Comune di Ala:
Luigino Peroni, Sindaco
Luca Zomer, Assessore all’Ambiente
Mauro Marasca, Ufficio Ambiente

Per il Museo Civico:
Uberto Ferrarese, biologo
Alessandrà Rosà, naturalista

Ingresso libero

Partecipa all’evento anche su facebook!

Grazie

In questo breve post vogliamo ringraziare tutte le 576 persone che hanno firmato per proporre i due referendum volti all’abolizione dell’attuale legge elettorale nazionale nei banchetti organizzati dal “comitato La Bussola” ad Ala.

Ci teniamo a ringraziare per la loro disponibilità a svolgere il ruolo di autenticatori i consiglieri ed assessori della lista civica La Bussola di Ala, il Sindaco di Ala,  i consiglieri ed i circoli locali del Partito Democratico del Trentino e dell’Unione per il Trentino. Questa raccolta firme è stata l’occasione per dimostrare che per raggiungere un obbiettivo comune si possono mettere da parte anche le diverse vedute e le incomprensioni riguardanti i temi locali.

Dopo la raccolta avvenuta nelle scorse settimane, ed i controlli avvenuti nelle anagrafi, oggi abbiamo spedito le firme al comitato promotore dei referendum: il “Comitato referendario per i collegi uninominali“.

L’obbiettivo delle 500.000 firme necessarie per poter presentare i quesiti referendari è ormai vicino e ci auguriamo che possa essere raggiunto entro il 30 settembre.
In questo modo, sempre che il Parlamento non abroghi prima l’attuale legge, nella primavera del 2012 i cittadini italiani sarebbero chiamati ad esprimersi in un referendum per abolire l’attuale legge elettorale.

Infine ci teniamo ancora a ringraziare le persone di Ala, Avio, Rovereto, Mori e Trento che hanno firmato nei banchetti che abbiamo organizzato in questi 15 giorni ad Ala e tutti quanti hanno firmato per poter presentare questi due quesiti referendari.

Grazie!

LOCANDINA

 l'Adige 23 settembre 2011

Legge elettorale: cosa dicono i due quesiti referendari: contenuto e finalità

Il comitato referendario per i collegi uninominali ha presentato in Corte di Cassazione l’11 luglio 2011 due richieste di referendum abrogativo, aventi ad oggetto la disciplina vigente per l’elezione dei due rami del Parlamento, come modificata dalla legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante “Modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica”.

In breve: tendono ad abrogare la “legge Calderoli”, dal nome del Ministro proponente, conosciuta universalmente col nome di “porcellum” o di “legge porcata”, come la definì lo stesso Roberto Calderoli poco dopo l’approvazione parlamentare.

Il primo quesito (blu). Abrogazione totale della legge elettorale proporzionale con liste bloccate per il ripristino dei collegi uninominali

«Volete voi che sia abrogata la legge 21 dicembre 2005, n. 270, Modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, come modificata dal decreto legge 8 marzo 2006, n. 75, convertito in legge 21 marzo 2006, n. 121?»

Il primo quesito, individuato dal colore blu, propone l’abrogazione integrale di tutte le disposizioni di modifica della disciplina elettorale per la Camera e per il Senato introdotte dalla legge n. 270 del 2005. In questo modo, il quesito dà forma a una proposta che, nel 2007, era stata avanzata per primo dall’on. Pierluigi Castagnetti, della quale si era discusso in un Seminario organizzato dall’Associazione politico-culturale “Astrid”, diretta da Franco Bassanini.

Il secondo quesito (rosso)Abrogazione parziale della legge elettorale proporzionale con liste bloccate per il ripristino dei collegi uninominali

Il secondo quesito, individuato dal coloro rosso, è di tipo “parziale”, perché abroga non l’intera “legge Calderoli” ma le singole disposizioni della stessa e, precisamente, le disposizioni che sostituiscono le due leggi approvate il 4 agosto 1993, rispettivamente n. 277 (“Nuove norme per l’elezione della Camera dei deputati”) en. 276 (Norme per l’elezione del Senato della Repubblica).

Com’è noto, queste due leggi, scritte “sotto dettatura” (come pretese il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro) della volontà popolare espressasi nel referendum del 18 aprile 1993 (il referendum Segni), introducevano, al posto della disciplina precedente (di tipo proporzionale), un sistema misto, in base al quale i seggi di Camera e Senato erano assegnati per il 75% mediante l’elezione di candidati in altrettanti collegi uninominali, e per il restante 25% con metodo proporzionale (legge giornalisticamente definita il “Mattarellum”, dal nome del deputato Sergio Mattarella, relatore del testo).

Questo secondo quesito costituisce una variante del primo ma ha il medesimo obiettivo: nel senso che, con una tecnica abrogativa mirata, disposizione per disposizione, elimina comunque la disciplina introdotta dalla “legge Calderoli” al fine di ripristinare la “legge Mattarella”. L’idea di ricorrere a questa tecnica di abrogazione dei singoli disposti legislativi che ordinano la sostituzione normativa è stata avanzata da un costituzionalista, Massimo Luciani, nel Seminario di Astrid del 2007, ed è stata fatta propria da numerosi costituzionalisti. Questa idea, poi, si è tradotta nel secondo quesito che, Andrea Morrone, col concorso di altri colleghi costituzionalisti e esperti di referendum abrogativi, ha materialmente confezionato, per essere depositato in Cassazione.

La tecnica abrogativa
Con due tecniche diverse di incisione sulle disposizioni di modifica introdotte dalla legge n. 270 del 2005 alla disciplina previgente (integralmente abrogativa nel quesito n. 1 di colore blu; parzialmente abrogativa nel quesito n. 2 di coloro rosso), si mira a eliminare tutta la disciplina introdotta con la “legge Calderoli”, con la quale si è votato il Parlamento nel 2006 e nel 2008. Il risultato sarà lo stesso: abrogare in maniera totale la “legge porcata”, eliminando tutti i suoi principali contenuti: liste bloccate, premio di maggioranza, distribuzione proporzionale dei seggi, soglie di sbarramento assai esigue.

Il ritorno ai collegi uninominali
I due quesiti, però, non si limitano solamente ad abrogare la disciplina elettorale introdotta con legge n. 270/2005, obiettivo che la Corte costituzionale non accetterebbe: attraverso l’abrogazione della “legge Calderoli”, come legge che sostituisce singole disposizioni della disciplina previgente (il c.d. Mattarellum), si vuole produrre la reviviscenza di quest’ultima.

L’effetto di entrambi i quesiti è eliminare, come detto, la disciplina sostitutiva, con l’effetto di ripristinare quella sostituita. Attraverso la reviviscenza delle norme precedenti, dopo l’esito positivo dei referendum per i collegi uninominali, si permetterà alle due Camere di essere elette attraverso le regole introdotte nel 1993 dal c.d. Mattarellum.

Con questa legge l’Italia ha conosciuto, per la prima volta nella sua storia politica, l’alternanza degli schieramenti di governo nel 1996 e nel 2001. Il “Mattarellum”, attraverso i collegi uninominali, ha permesso all’elettore di scegliere direttamente il candidato del proprio territorio, rendendo effettivo il diritto di voto che la lista bloccata invece svilisce, costringendo l’elettore a ratificare scelte fatte da pochi, trasformando il Parlamento in un consesso di nominati e non di eletti.

Stop alla eccessiva frammentazione
Pur prevedendo una quota di seggi attribuiti con metodo proporzionale, assicurando così una legittima rappresentanza anche alle forze politiche più piccole, la “legge Mattarella” conteneva una soglia di sbarramento implicita del 4%, e non quella ben più piccola, causa di frammentazione e divisione, pari all’1-2% prevista dalla “legge Calderoli” per le forze politiche che partecipano ad una coalizione.

Maggiori informazioni su:
http://comitato.referendumelettorale.org/