Scegliamo il candidato Presidente

Per la prima volta in Trentino, con le primarie di sabato 13 luglio, sarà possibile scegliere il prossimo candidato per la guida della nostra Provincia.

Riteniamo che, tra le forze politiche in campo, quelle appartenenti alla coalizione del centro sinistra autonomista siano le più adatte al governo della nostra Provincia e che la scelta delle primarie come strumento di partecipazione sia un segnale di forte apertura verso gli elettori.

 

Tra i cinque candidati, noi voteremo ed invitiamo a votare Alessandro Olivi. Nato ad Ala nel 1966, Olivi da Sindaco di Folgaria e da assessore provinciale ha dimostrato le sue qualità di amministratore ed in questi ultimi anni è stato vicino e presente anche alle questioni che, nel nostro piccolo, riguardano la comunità di Ala. Riteniamo che possa essere la persona ideale per poter guidare la coalizione di centro sinistra autonomista e, ci auguriamo, la nostra Provincia.

Quando votare?
Sabato 13 luglio 2013 dalle ore 8.00 alle 22.00.

Chi può votare?
Tutti i cittadini maggiorenni che hanno i requisiti di legge per votare alle elezioni provinciali e i diciassettenni che compiranno i 18 anni prima del 27 ottobre 2013 che si iscriveranno al registro della coalizione di centro sinistra autonomista.

Come e dove votare?
Recati al seggio (per Ala e frazioni il seggio sarà ad Ala presso il Centro Zendri in via Soini, 14) con un documento di identità valido e la tessera elettorale (se hai più di 18 anni). Cliccando qui è possibile consultare la lista di tutti i seggi in Provincia.

Non occorre versare alcun contributo economico.

Noi del comitato “La Bussola” il 13 luglio andremo a scegliere il candidato Presidente della coalizione di centro sinistra autonomista e voteremo ALESSANDRO OLIVI. E tu?

Comitato la Bussola
www.comitatolabussola.it

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IL PICCOLO MANUEL E IL GIOVANE LORENZO

lettera pubblicata il 3 aprile 2012 sul giornale Trentino – di Manuel Lorenzini (*)

 C’erano una volta, una domenica di metà giugno del 1981 (il 14 per la precisione) due giovani ragazzi: Patrizia e Maurizio. Erano due giovani innamorati e con poche lire in tasca ma con molte belle speranze nel cuore, che, di ritorno da una giornata di tarda primavera trascorsa al lago, volevano andare a passare la serata al Teatro Sociale dove davano “Il Marchese del Grillo”. C’era inoltre, a quel tempo, un altro ragazzo, Lorenzo, sconosciuto ai due. Era anch’egli un giovane di belle speranze, con poche lire in tasca e la passione per la politica nel cuore. Lui non era andato al lago quel giorno, sapeva però come avrebbe passato la serata. Quel giorno infatti il giovane Lorenzo era andato, lui sì, al Sociale a far sentire la sua voce ad un importante congresso della Democrazia cristiana, dove, intervenendo con sicurezza nel dibattito e sbattendo i pugni sul leggio, fra lo stordimento dei più anziani e gli evviva dei suoi giovani amici, come poi riferirono le cronache del tempo, esclamò: “bisogna mettere da parte i capi bastone della DC e dare spazio ai giovani!”.
Patrizia e Maurizio non andarono al Sociale quella sera. Continuarono però a frequentarsi, si sposarono e pochi anni più tardi, nel settembre dell’86, nacque il piccolo Manuel. Lorenzo era già consigliere comunale di Trento e influente capogruppo della DC.
Le notti insonni dei due per i pianti notturni del piccolo Manuel passavano lentamente. Per Lorenzo invece il 1990 arrivò velocemente. Manuel allora frequentava la scuola materna e, tra un disegno e l’altro, di certo non poteva sapere né leggere come il giovane Lorenzo, neanche trentunenne, fosse finito sulle pagine dei giornali nazionali per essere divenuto il più giovane sindaco di una città capoluogo di regione. Manuel intanto cominciava a sillabare senza stufarsi, il giovane Lorenzo a governare il Capoluogo fino a stufarsi.
Patrizia e Maurizio intanto, un po’ meno giovani, dopo aver dato una sorellina al piccolo Manuel, iniziarono a conoscere, innamorandosene, il giovane Lorenzo che, dopo otto anni da sindaco, decise di candidarsi a governatore della Provincia perché ancora fermamente convinto che si dovesse puntare sui giovani, come lui evidentemente. Manuel invece, non più piccolo, frequentava già le superiori.
Il giovane Lorenzo, per la gioia di Patrizia e Maurizio, divenne così Presidente della Provincia. Che anno quel 1998 e poi il 2003 e ancora il 2008! Che anni e che speranze!
Patrizia e Maurizio, non più giovani e con qualche euro in tasca guadagnato a fatica, sono oggi, 2012, ormai prossimi alla pensione. Manuel ha concluso gli studi e ha cominciato a lavorare. Il giovane Lorenzo intanto è stato rieletto tre volte presidente della Provincia e, malgrado i suoi proclami sul lasciare spazio ai giovani, pensa seriamente di candidarsi per un quarto mandato perché, come egli dice, governare la Provincia è la cosa più bella del mondo.
Il piccolo Manuel, che adesso ragiona di suo, si chiede però cosa sia successo in Trentino per arrivare a questa situazione, dove i giovani di oggi non vengono nemmeno considerati e i ruoli “decisionali” continuano ad essere occupati sempre dagli stessi “giovani” dell’81. E non solo in politica. Basti guardare a quello Schelfi nella cui bottega informatica in quel lontano ‘81 (ma tu guarda il caso!) faceva da ragazzo il giovane Lorenzo. Anche lui dopo tre presidenze ha deciso, con sofferenza evidentemente, di candidarsi per la quarta volta.
Trent’anni dunque. Trent’anni! Un terzo di secolo! Stessi nomi, stesse facce, stessi destini. Ma come si è arrivati a questo?
Manuel oggi pensa che ci sia una sorta di concorso di colpa.
In primo luogo la così detta “casta”. Facile a parole a parlare di ricambio, più difficile quando dovesse toccare a chi avendo già dato dovrebbe far posto ad altri. E sai la sofferenza, quella sì, vera!
Poi ci sono tutte le “Patrizie” e i “Maurizi” del Trentino. La loro generazione ha paura del cambiamento, paura di lasciare la strada vecchia per la nuova, perché in fondo “magari chi c’è già non sarà il massimo, ma almeno così so di che mal morire…”.Infine, coloro che forse hanno più colpe: i giovani stessi. La loro rassegnazione fa quasi spavento. Sono talmente delusi dalla politica e dalle sue cattive pratiche fino ad aver paura che se dei loro coetanei decidono di parteciparvi attivamente, non potendo essi cambiare lo stato delle cose quasi fosse una sorta di missione impossibile, verrebbero cambiati loro stessi.
E se un giovane volesse iniziare una pur minima attività politica, da alcuni viene visto come un fatto positivo, ma da molti, troppi, viene considerato una sorta di “male futuro”, con quella diffidenza preventiva che porta a pensare che un “giovane politico” non sia altro che un “vecchio politico” che ci si ritroverà fra i piedi tra qualche anno senza arte né parte. Dimenticando forse la cosa più importante: che cioè non può essere la politica a cambiare le persone, ma devono essere le persone a cambiare la politica. Perché altrimenti la strada rimane spianata solo e sempre per gli stessi. E invece la politica e la sua pratica possono essere diverse. Sono le persone attaccate alle poltrone e al potere che esse rappresentano che non lo rendono possibile.
E allora quanti sono oggi i piccoli Manuel nati quando il giovane Dellai montava già in cattedra al Teatro Sociale? E perché appollaiati sul suo ramo stanno solo ad osservare il “giovane”(ancora?)Lorenzo divenuto anch’egli, a cavallo di due secoli, capo bastone fra capi bastone, invece di proporsi essi stessi per il governo della loro terra per i prossimi… trent’anni? C’è fra loro un piccolo Manuel che possa dire con forza, in una tiepida sera d’inizio primavera: “fuori i capi bastone dai principali posti di governo provinciali?”
Se c’è batta un colpo e chiami a raccolta, chissà magari Patrizia e Maurizio potranno ancora una volta innamorarsene!

 (*)del Comitato La Bussola di Ala

Politicando: affrontare i problemi con la politica. Prima serata

Invitiamo tutti coloro che possono essere interessati, soprattutto giovani, a partecipare alla prima del ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011”.

La prima serata, intitolata “Politica: Essenza e Futuro” si svolgerà venerdì 18 novembre alle ore 20.30 ad Ala nella sala comunale R. Zendri (via Mario Soini). 
Grazie agli interventi e le esperienze politiche di Flavio Mengoni e di Mattia Civico cercheremo di fare un confronto tra l’impegno politico durante la cosiddetta Prima Repubblica e cosa significhi impegno politico oggi. Alla fine del confronto delle due esperienze cercheremo assieme di ragionare su che strade si possano intraprendere per riavvicinare la politica (quella vera!) ai cittadini.

Ulteriori informazioni si possono trovare sul volantino della serata e sul nostro sito: www.comitatolabussola.it

Politicando_serata 18/11/2011

Sperando di ritrovarci venerdì nel corso della serata vi salutiamo.

comitato “la Bussola” – quando il vento della politica gira dalla parte dei giovani