Il Programma: Un Comune dei cittadini e al servizio dei cittadini

Efficienza e funzionalità

L’impostazione di un corretto e trasparente rapporto tra cittadino e Amministrazione non può che partire dal prendere in considerazione le necessità quasi quotidiane per cui ci si rivolge al Comune: per una pratica più o meno complessa: per il rilascio di un certificato, per una richiesta di informazione, un pagamento, una licenza, ecc.
L’organizzazione interna dell’Amministrazione non può che essere orientata al servizio al cittadino; va abbandonata la politica delle “stanze chiuse”. E’ quindi necessario intervenire da subito per correggere le disfunzioni che oggi molti cittadini lamentano, mettendo in condizione la “macchina amministrativa” di dare risposte precise in tempi certi. A tal fine si intende:

  • Rivedere la regolamentazione dei diritti di accesso, definendo più dettagliatamente le modalità di gestione dei “procedimenti” e i tempi entro i quali l’utente, con assoluta certezza, deve avere risposta alle istanze che avrà rivolto alla pubblica amministrazione.
  • Ridefinire gli orari di apertura al pubblico prevedendo un deciso incremento, in linea almeno con quanto offerto dalla maggior parte di Comuni di analoghe dimensioni, ed una maggior flessibilità, anche con l’introduzione di una “giornata del cittadino” con orario di apertura continuativo.
  • Introdurre sportelli informatici per le pratiche più comuni.
  • Istituire un Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) e uno sportello SPOT, o similare, per facilitare ogni procedura per gli operatori economici e non solo.

Nel quadro di un’analisi complessiva della funzionalità della struttura potranno esser riconsiderati gli assetti organizzativi di alcuni Servizi. In particolare andrà rivista l’organizzazione del Servizio attività culturali con la nomina del responsabile e la definizione dei necessari collegamenti con il comparto turistico e sportivo.
Per un ottimale funzionamento del Comune è imprescindibile una chiara distinzione dei ruoli tra la parte politico-amministrativa (Consiglio comunale, Sindaco, Giunta) e la struttura gestionale (Responsabili dei servizi, personale). Si intende operare decisamente in questo senso, nel rispetto per altro di quanto stabilisce la legge, evitando una pratica purtroppo invalsa di confusione e sovrapposizione di ruoli e di reciproche interferenze. Andranno quindi definiti con chiarezza i limiti dell’intervento politico, che dev’essere di indirizzo e controllo, e nel contempo andrà valorizzata la specifica e non eludibile responsabilità e l’autonomia in ambito gestionale dei funzionari e, con diversi gradi, del personale tutto.

Trasparenza e partecipazione

Un Comune “dei cittadini” non è tale se questi non lo conoscono, ne ignorano funzionamento e attività, e se non partecipano alla sua vita, con pieno diritto di parola, di proposta e di critica.

Informazione

Il primo impegno dell’amministrazione non potrà quindi che essere quello di fornire un’informazione completa e chiara circa il suo operato. A tal fine si intende:

  • Definire modalità regolari di comunicazione–partecipazione con incontri pubblici a scadenza fissa e per tutte le scelte impegnative;
  • Procedere ad una reimpostazione del Notiziario comunale in maniera da renderlo strumento efficace di dialogo con i cittadini. Il Notiziario dovrà essere meno amministrativo e più informativo, non condizionato da intenti propagandistici. A tal fine si ritiene utile sia affidato, con ampi margini di autonomia e responsabilità, ad un giornalista-direttore e ad un comitato di redazione esterno agli Organi dell’amministrazione, eventualmente con la supervisione del Presidente del Consiglio comunale.
  • Utilizzare in maniera estesa tutti gli strumenti e i canali informatici per la comunicazione ai cittadini (aggiornamento/implementazione/interattività sito web)

Partecipazione attiva

Non basta essere informati; partecipare è anche aver diritto di parola e di proposta. L’azione dell’amministrazione ricercherà il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti, territoriali e non, per definire, sia pure per approssimazioni successive, percorsi ed obiettivi comuni e condivisi. Ma la partecipazione è anche una dimensione che dovrà riguardare ogni singola persona, un impegno non delegabile: partecipazione è democrazia.
Per favorire questo processo si intende attuare:

  • Una revisione e un aggiornamento dello Statuto e dei Regolamenti che renda più agevoli e
    flessibili gli strumenti per la partecipazione (referendum, sondaggi, assemblee, ecc.), anche con l’introduzione di forme innovative. Si propone in particolare la creazione di consulte: delle frazioni, degli stranieri, dei giovani, delle associazioni.

La buona amministrazione e la sfida programmatica: metodi e contenuti

Partiamo da un’analisi del recente passato. Proviamo a ragionare sul futuro di Ala partendo dal fenomeno che più ha caratterizzato e problematizzato la sua evoluzione recente: la forte e accelerata crescita degli ultimi 10-15 anni. Possiamo leggerla attraverso i dati demografici: quasi 1.600 abitanti in più negli ultimi dieci anni, oltre 900 di questi concentrati negli ultimi cinque anni. Accanto al dato demografico –caratterizzato anche da una presenza di residenti stranieri tra le più alte della provincia (14,99%)- è sotto gli occhi di tutti lo sviluppo edilizio massiccio, l’espansione delle aree urbanizzate.
E’ stata una crescita in buona misura dettata dalla speculazione e sicuramente poco “guidata”. Il risultato è che abbiamo quote crescenti di territorio occupato e un grave squilibrio nei servizi fondamentali, alcuni oggi decisamente carenti (viabilità e parcheggi; verde pubblico; servizi scolastici e pre-scolastici; qualità degli spazi di aggregazione; in una certa misura anche i sevizi economici, acquedotti, rete fognaria, smaltimento rifiuti, ecc.). Un’altra conseguenza, anche se più difficile da cogliere e valutare, è una certa perdita di identità della comunità, che si è fatta più variegata e complessa, che si è rimescola in conseguenza dei flussi di nuovi residenti, e non solo stranieri. A fronte di questa situazione non si è costruita una “visione”, un “progetto di città”, non ci si è posti la domanda “ma quale città vogliamo?”. Ne è una prova piuttosto evidente l’azione stessa della passata amministrazione. Sul fronte delle realizzazioni, delle opere pubbliche, una capacità di spesa davvero ridotta e soprattutto, tra gli interventi realizzati, che rimangono comunque pochi, tante scelte nate su spinte “singole”, un po’ occasionali, non supportate da una seria e approfondita analisi e da una programmazione su tempi lunghi, alcune ristrutturazioni costose male o poco utilizzate o decisamente “eccessive”, progettazioni costose abbandonate (per le ex Scuole frazionali, il riordino piazza Giovanni XXIII, l’area ex Slanzi). Sul fronte delle politiche sociali scarsa o nulla attenzione per le nuove dinamiche indotte dal fenomeno migratorio (stranieri e non), difficoltà nel rapporto con il tessuto associativo, incapacità di lanciare progetti significativi per il rinsaldarsi del rapporto di comunità.
Abbiamo di fronte quindi almeno tre ordini di problemi:

  • un riequilibrio dei servizi, oggi carenti in alcuni gangli fondamentali rispetto alle mutate esigenze di una popolazione cresciuta rapidamente;
  • la salvaguardia e un riequilibrio nell’uso di un territorio, pesantemente intaccato da uno sviluppo urbanistico disordinato
  • il recupero e la crescita di un senso di appartenenza, di una più forte e vivace coesione sociale ed identitaria.

La programmazione: un metodo rigoroso, pochi obiettivi fondamentali

Per affrontare la sfida che pongono questi problemi e la mutata realtà di Ala, crediamo fondamentale adottare un metodo di lavoro che consenta di individuare davvero delle priorità, pochi essenziali obiettivi effettivamente realizzabili.

Un metodo

La strada che intendiamo proporre è quella della programmazione; una programmazione che dev’essere:

  • rigorosa, fondata su dati, standard, indagini e studi di fattibilità, e proiettata sul medio-lungo periodo
  • partecipata, rivalutando innanzitutto il ruolo del Consiglio comunale, restituendogli piena dignità e funzionalità quale massimo organo rappresentativo della Comunità, luogo di analisi, confronto e proposta su tutte le scelte da attuare, ma ricercando anche il coinvolgimento dei cittadini, delle rappresentanze professionali e di categoria, delle molte risorse ideative e creative presenti nel tessuto sociale.
    L’impegno è in questo senso per far crescere e consolidare le occasioni di confronto, anche ricercando modalità partecipative nuove ed originali. E’ un percorso non facile, che richiede anche l’impegno dei cittadini, ma è forse l’unico in grado di ricostruire la fiducia, la speranza, l’entusiasmo per progetti che possano consentire all’intera comunità e soprattutto alle generazioni più giovani di guardare al futuro con una maggiore voglia di fare, assumendosi il compito di cercare di governare i processi e non limitarsi semplicemente a subirli.
    Una prima e significativa applicazione di tale metodologia potrà essere quella del “bilancio partecipato”, inteso come strumento per dare ai cittadini la possibilità di decidere la realizzazione di opere disponendo di quote di bilancio predeterminate.

Una priorità

La quantità e la complessità delle questioni aperte, i tempi talora purtroppo dilatati dell’azione pubblica, non consentiranno –è inutile fare false promesse- di portare a soluzione tutti i problemi sul tappeto. Fin d’ora è quindi corretto identificare come una priorità la realizzazione di opere e infrastrutture per servizi primari, rivolti ai cittadini e attinenti alle loro esigenze fondamentali, con un’attenzione specifica quindi a sicurezza, salute, qualità della vita quotidiana: una città a misura di bambini, famiglie, anziani; il “bello” e la “qualità urbana” come condizione del viver bene.
Sulla base di queste indicazioni di metodo e di priorità il programma evidenzia di seguito le “emergenze” alla cui soluzione il Candidato Sindaco e la sua coalizione si impegnano responsabilmente, di fronte alla comunità alense, a lavorare.

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Il Programma: Le ragioni di una candidatura

C’è un tempo per imparare, un tempo per operare, un tempo per mettere a disposizione l’esperienza acquisita. E’ in questa terza stagione e in questa direzione che voglio collocare e dar senso alla mia candidatura. Mi hanno chiesto una disponibilità in tanti, ma soprattutto me l’ha chiesta un gruppo di giovani preparati, desiderosi di impegnarsi, di spendersi per un progetto nuovo, civico nel senso più autentico della parola.

Uno dei miei impegni fondamentali sarà quindi quello di valorizzarli, di fare assieme a loro, anche con l’aiuto di chi condivide con me una certa esperienza amministrativa, un percorso di approfondimento e di conoscenza che possa portarli ad assumere in breve la piena responsabilità della guida della nostra città.

Sono loro la speranza per il futuro e il vero unico segnale di novità in un panorama politico locale chiuso da troppo tempo in sfide personalistiche, in piccoli giochi di potere a difesa di rendite consolidate o alla ricerca di rivalse. Un clima questo che ha creato solo contrapposizioni, scontri e veti incrociati e che non ha lasciato spazio ad una riflessione politica seria per elaborare per Ala una visione di futuro e un progetto condiviso di crescita. Un clima ed una situazione, ancora, per cui Ala si è vista sempre più relegata in un ruolo marginale, quasi insignificante, rispetto al contesto lagarino e provinciale.

Su questa analisi ho riscontrato sintonia piena con il Partito democratico, che con grande senso di responsabilità ha accettato anche di rinunciare a proporre un proprio candidato pur di perseguire un obiettivo considerato più grande e più utile per Ala, quello di dar vita ad un programma di governo in reale discontinuità, per contenuti e metodi, con il recente passato e per ricostituire ad Ala, dopo tanti, troppi anni, una coalizione di centro sinistra realmente riformista. Una prospettiva quest’ultima purtroppo arenatasi di fronte a piccole gelosie, a veti incrociati di marca tutta personale che nulla avevano a che vedere con la proposta avanzata in termini di contenuti e di metodi programmatici. Contenuti e metodi realmente nuovi e diversi rispetto alla consigliatura che si conclude, finalizzati a ridar fiato ad Ala, a ricostruire dialogo e confronto costruttivo tra cittadini e istituzione comunale, a rinvigorire, valorizzando le risorse di intelligenza e competenza che la comunità può esprimere, coesione sociale, senso di appartenenza e orgoglio identitario per un processo di crescita per il bene comune e per la qualità della vita di tutti i cittadini e per un recupero di ruolo e di peso politico per Ala e il suo territorio nel contesto della futura comunità di valle e in quello più ampio, provinciale.

Quel programma, arricchitosi dei contributi di tanti cittadini e delle liste che mi sostengono, e che ora presentiamo, resta comunque il punto di riferimento per la coalizione che mi sostiene e per me. Un programma che vuol essere progetto di governo, che chiediamo agli elettori di far diventare tale, ma che comunque è, per me e per noi, “impegnativo”, anche indipendentemente dall’esito elettorale.

E’ un progetto di rinnovamento reale, per ridare voce, attraverso forme concrete e costanti di partecipazione, a idee e proposte dei cittadini, per affrontare con rigore di analisi e ancora col contributo di intelligenze e competenze presenti nella nostra comunità, i gravi problemi che abbiamo davanti, in particolare per quanto riguarda il funzionamento stesso della struttura comunale e la necessità di implementare e qualificare i servizi che l’amministrazione è tenuta a mettere a disposizione dei cittadini.

Una premessa. Il progetto

Un progetto è necessario per governare davvero una città e i fenomeni che la coinvolgono e ci coinvolgono, senza subirli passivamente ma attrezzandosi per fronteggiarli. E’ necessario anche per definire le priorità, individuare e risolvere i problemi più importanti, affrontare con successo le sfide che la nostra comunità si trova di fronte, oggi e nel futuro.
In questi anni abbiamo imparato sulla nostra pelle cosa significhi non avere un progetto chiaro. L’azione dell’amministrazione uscente non è stata in grado di guidare lo sviluppo della città, in primis la forte crescita demografica che ha caratterizzato gli ultimi 5 anni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: uno sviluppo urbano massiccio e disarmonico, un grave squilibrio nei servizi fondamentali (viabilità e parcheggi, verde pubblico, servizi scolastici e pre-scolastici …), una perdita di identità della comunità.
La mancanza di una visione e di un progetto si vede anche sul piano delle politiche messe in campo dall’amministrazione uscente: incapacità di inquadrare le problematiche indotte dall’aumento della popolazione e dall’arrivo di nuovi cittadini (stranieri e non), difficoltà a rapportarsi col tessuto associativo, totale mancanza di progetti capaci di rinsaldare la comunità. Altro punto dolente è quello delle opere pubbliche: i pochi interventi realizzati hanno spesso assunto carattere occasionale e non sono inseriti in una programmazione di ampio respiro. Questo si è tradotto in costose ristrutturazioni, scarsamente utilizzate o eccessive, nell’abbandono di progetti altrettanto costosi (il riordino di Piazza Giovanni XXIII, l’area ex Slanzi) e, in buona sostanza, nello spreco di ingenti risorse pubbliche.

Quale città vogliamo?

Vogliamo una città accogliente: innanzitutto per gli Alensi, ma anche per chi decide di stabilirsi ad Ala (e in questi anni sono stati molti, trentini, italiani e stranieri); per le famiglie, i bambini, i giovani e gli anziani; per gli operatori economici. Questo significa servizi efficienti e funzionali, uno sviluppo edilizio armonioso ed equilibrato, un’attenzione particolare alla tutela del territorio. Vogliamo una comunità viva e partecipe delle scelte fondamentali. Ci pare importante recuperare e far crescere il senso di appartenenza ad una città e ad un progetto, coinvolgendo i cittadini e le associazioni in un progetto di sviluppo sociale, economico, culturale. Recuperare la nostra identità significa anche recuperare il ruolo centrale che Ala deve giocare nel contesto lagarino, della futura comunità di valle, nel rapporto con la Provincia e con i comuni limitrofi. La nostra città deve tornare ad essere protagonista delle scelte che ci riguardano e che coinvolgono anche altre realtà del nostro territorio.

Il metodo

In campagna elettorale abbiamo cercato un consenso ampio attorno ad un progetto che partisse dai problemi e dalle questioni aperte della città, non dalle poltrone o dalle appartenenze politiche. Ci siamo posti in ascolto dei cittadini e di quanti siano disposti a spendersi per la città e per il bene comune; ci siamo mossi per valorizzare le competenze e le risorse di cui è ricca la nostra comunità, cercando di coinvolgere quante più persone possibile.
Ci impegniamo a trasferire queste linee di comportamento anche nell’azione di governo della città, basandoci su una programmazione attenta e rigorosa delle azioni da intraprendere, attribuendo gli incarichi e le deleghe sulla base delle competenze di ciascuno, rendendo l’azione di governo attenta ai bisogni dei singoli, coerente con il progetto di città che abbiamo definito, trasparente verso l’esterno e partecipata.
Il nostro programma si basa quindi su un progetto e su un metodo che rappresentano il tratto distintivo della coalizione e fungeranno da punto di riferimento per l’azione di governo lungo l’intero corso della legislatura. Un progetto e un metodo che verranno declinati in modo coerente per affrontare tutte le sfide che abbiamo di fronte.

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Il programma 2010

Comune di Ala, Elezioni Amministrative 16 maggio 2010: Programma del Candidato Sindaco Luigino Peroni

C’è un tempo per imparare, un tempo per operare, un tempo per mettere a disposizione l’esperienza acquisita. E’ in questa terza stagione e in questa direzione che voglio collocare e dar senso alla mia candidatura.

Mi hanno chiesto una disponibilità in tanti, ma soprattutto me l’ha chiesta un gruppo di giovani preparati, desiderosi di impegnarsi, di spendersi per un progetto nuovo, civico nel senso più autentico della parola.

Uno dei miei impegni fondamentali sarà quindi quello di valorizzarli, di fare assieme a loro, anche con l’aiuto di chi condivide con me una certa esperienza amministrativa, un percorso di approfondimento e di conoscenza che possa portarli ad assumere in breve la piena responsabilità della guida della nostra città.

Sono loro la speranza per il futuro e il vero unico segnale di novità in un panorama politico locale chiuso da troppo tempo in sfide personalistiche, in piccoli giochi di potere a difesa di rendite consolidate o alla ricerca di rivalse. Un clima questo che ha creato solo contrapposizioni, scontri e veti incrociati e che non ha lasciato spazio ad una riflessione politica seria per elaborare per Ala una visione di futuro e un progetto condiviso di crescita. Un clima ed una situazione, ancora, per cui Ala si è vista sempre più relegata in un ruolo marginale, quasi insignificante, rispetto al contesto lagarino e provinciale.

Su questa analisi ho riscontrato sintonia piena con il Partito democratico, che con grande senso di responsabilità ha accettato anche di rinunciare a proporre un proprio candidato pur di perseguire un obiettivo considerato più grande e più utile per Ala, quello di dar vita ad un programma di governo in reale discontinuità, per contenuti e metodi, con il recente passato e per ricostituire ad Ala, dopo tanti, troppi anni, una coalizione di centro sinistra realmente riformista. Una prospettiva quest’ultima purtroppo arenatasi di fronte a piccole gelosie, a veti incrociati di marca tutta personale che nulla avevano a che vedere con la proposta avanzata in termini di contenuti e di metodi programmatici. Contenuti e metodi realmente nuovi e diversi rispetto alla consigliatura che si conclude, finalizzati a ridar fiato ad Ala, a ricostruire dialogo e confronto costruttivo tra cittadini e istituzione comunale, a rinvigorire, valorizzando le risorse di intelligenza e competenza che la comunità può esprimere, coesione sociale, senso di appartenenza e orgoglio identitario per un processo di crescita per il bene comune e per la qualità della vita di tutti i cittadini e per un recupero di ruolo e di peso politico per Ala e il suo territorio nel contesto della futura comunità di valle e in quello più ampio, provinciale.

Quel programma, arricchitosi dei contributi di tanti cittadini e delle liste che mi sostengono, e che ora presentiamo, resta comunque il punto di riferimento per la coalizione che mi sostiene e per me. Un programma che vuol essere progetto di governo, che chiediamo agli elettori di far diventare tale, ma che comunque è, per me e per noi, “impegnativo”, anche indipendentemente dall’esito elettorale.

E’ un progetto di rinnovamento reale, per ridare voce, attraverso forme concrete e costanti di partecipazione, a idee e proposte dei cittadini, per affrontare con rigore di analisi e ancora col contributo di intelligenze e competenze presenti nella nostra comunità, i gravi problemi che abbiamo davanti, in particolare per quanto riguarda il funzionamento stesso della struttura comunale e la necessità di implementare e qualificare i servizi che l’amministrazione è tenuta a mettere a disposizione dei cittadini.

Il programma “in pillole”

  • Migliorare il funzionamento della struttura amministrativa di servizio: è impegno prioritario e condizione essenziale a garanzia di un corretto rapporto con i cittadini da concretizzare in un recupero di trasparenza e funzionalità. L’impostazione di un corretto e trasparente rapporto tra cittadino e Amministrazione non può che partire dal prendere in considerazione le necessità quasi quotidiane per cui ci si rivolge al Comune: per una pratica più o meno complessa: per il rilascio di un certificato, per una richiesta di informazione, un pagamento, una licenza, ecc.. Il comune dovrà funzionare per obiettivi con criteri di efficienza ed efficacia in modo da garantire risposte in tempi brevi e certi. Un riequilibrio dei servizi (Ala e Frazioni), oggi carenti rispetto alle mutate esigenze di una popolazione cresciuta rapidamente;
  • Creazione di nuovi Spazi sportivi con particolare attenzione agli sport “minori”, rivolti soprattutto ad un pubblico giovane ed in gran parte femminile.
  • Realizzazione di spazi di aggregazione per anziani anche razionalizzando le strutture esistenti ed ora sottoutilizzate.
  • I giovani: con questa coalizione abbiamo fatto un investimento su di loro. Vogliamo individuare spazi dedicati, ed una struttura per le loro attività; realizzare la consulta dei giovani cui spetterà fare proposte all’amministrazione; utilizzare lo strumento del servizio civile, esteso alle donne, per dare servizi alla comunità.
  • Razionalizzazione degli spazi associativi con creazione di nuove sedi più funzionali e multiuso.
  • Crediamo fondamentale adottare un metodo di lavoro che consenta di individuare davvero delle priorità, pochi essenziali obiettivi effettivamente realizzabili attraverso una programmazione rigorosa e partecipata. Indispensabile identificare come una priorità la realizzazione di opere e infrastrutture per servizi primari, rivolti ai cittadini e attinenti alle loro esigenze fondamentali, con un’attenzione specifica quindi a sicurezza, salute, qualità della vita quotidiana: una città a misura di bambini, famiglie, anziani; il “bello” e la “qualità urbana” come condizione del viver bene.
  • Creazione di un coordinamento delle associazioni.
  • Revisione del Prg (piano regolatore generale) e revisione del regolamento edilizio comunale.
  • Incentivazione al recupero delle abitazioni esistenti in disuso.
  • Difesa del territorio a maggiore vocazione agricola.
  • Attenzione particolare all’espansione dell’utilizzo delle energie alternative (pannelli solari, fotovoltaici, biomasse, ecc.), in primo luogo per gli edifici pubblici, ma prevedendo anche forme di incentivo per le realizzazione dei privati.
  • Valorizzazione della montagna in un ottica di turismo sostenibile.
  • Eliminazione addizionale IRPEF comunale.
  • Ripensamento della manifestazione “città di velluto” con coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio.
  • Revisione tariffa rifiuti in modo che il cittadino paghi in base a quanto produce.
  • Progetto TAV/TAC: un progetto destinato a incidere pesantemente sul nostro territorio e sull’ambiente, un progetto di dimensione europea, su cui l’ente locale non ha di fatto reali possibilità di scelta, ma su cui non vogliamo rinunciare a giocarci i pur limitati spazi di intervento.
  • Lavoro e sviluppo economico: sosterremo lo sviluppo delle attività esistenti e favoriremo iniziative economiche che si possano inserire correttamente nel nostro contesto, ci faremo carico di ricercare insediamenti produttivi possibilmente ad alto tasso di innovazione e che coinvolgano in particolar modo le forze lavoro femminili.
  • Artigianato e piccole imprese: Vogliamo impegnarci su un’ipotesi lavoro, da concretizzare possibilmente in sinergia con Cassa Rurale, che realizzi un Piano di sostegno per il recupero di aree produttive, la formazione e la ricerca applicata al settore.
  • Commercio: sostegno delle attività tradizionali anche attraverso incentivazioni tariffarie.
  • Ospedale di Ala: l’amministrazione si attiverà con tutti gli strumenti possibili, presso le competenti autorità provinciali e sanitarie, per potenziare i servizi esistenti e per una loro integrazione, oltre che con servizi connessi alle attività dei corsi universitari, con una unità di riabilitazione residenziale/lungo degenza e con un nucleo di casa di riposo. Il personale sanitario dell’unità residenziale potrà in tal modo svolgere anche attività di primo intervento in collaborazione con l’Ospedale di Rovereto e la Stella d’Oro della Bassa Vallagarina. Far decollare la Tele radiologia.
  • Opere pubbliche: si darà corso a quelle già in fase di realizzazione mentre si ripenseranno quelle in corso di progettazione.
    • Istruzione: le strutture scolastiche (nido, scuole materne, elementari e medie) pur interessate da interventi anche recenti rivelano insufficienze e inadeguatezze anche in ragione del notevole aumento della popolazione scolastica dovuto soprattutto al fenomeno migratorio. Per il prospettato ampliamento della Scuola elementare del centro, in connessione con l’edificio dell’ex Convitto, si sono già evidenziati, al di là dell’inaccettabile protrarsi dei tempi di realizzazione, i limiti di una programmazione parziale, non supportata da dati sufficientemente completi. Per tutto il comparto dell’edilizia scolastica, ai vari livelli e per centro e frazioni, si ritiene fondamentale reimpostare un’analisi seria e approfondita, fondata su dati demografici e attinenti lo sviluppo urbanistico-edilizio, e una riprogrammazione degli interventi su tempi medio-lunghi (15-20 anni), riconsiderando anche il possibile raccordo con prospettive ed esigenze dei Corsi universitari. Più specificatamente per i servizi di Asilo nido e di Scuola materna e per far fronte a situazioni di emergenza, l’Amministrazione si farà carico di sostenere i servizi alternativi (Tagensmutter) e di facilitare forme di collaborazione tra i diversi soggetti gestori, eventualmente valutando anche la possibilità di realizzare una struttura sovra comunale in collaborazione con il Comune di Rovereto.
    • Chizzola: allargamento SP 90 con fognature e acquedotto a servizio S.Cecilia – sistemazione viabilità interna promessa da 10 anni e realizzazione parcheggio
    • Serravalle: sistemazione spazi scolastici – realizzazione parcheggio e parco pubblico
    • S. Margherita: costruzione parco pubblico e parcheggio
    • Marani: sistemazione strada romana e finalmente realizzazione PIP
    • Pilcante: realizzazione piazza della Chiesa, interventi su acquedotto e intervento presso la Provincia per parcheggio di accesso alla pista ciclabile.
    • Ronchi: intervento presso la provincia per il completamento della struttura Handicamp – fognature e acquedotto
    • Sdruzzinà: realizzazione fognatura.
    • Muravalle: realizzazione parcheggio.
    • Ala:
      • Miglioramento dell’arredo urbano, cura e manutenzione degli spazi di aggregazione e del verde pubblico, nonché al recupero di zone connotate oggi da un profondo degrado.
      • Realizzazione parcheggi pertinenziali a servizio del centro storico.
      • Sistemazione area stazione con allargamento strada Passerella.
      • Realizzazione ponte di collegamento con la pista ciclabile.
      • Recupero centro storico rivisitazione comparto urbanistico ex Cartiera-magazzino comunale – proprietà pubbliche confinanti con l’obiettivo di una valorizzazione in funzione pubblica e per centro storico.
      • Restauro palazzo Pizzini.
      • Risoluzione in modo definitivo il problema dei VVFF del cantiere comunale e della protezione civile con realizzazione di un’unica struttura.
      • Ristrutturazione convitto S.Pellico con utilizzo della struttura nel periodo estivo come ostello della Gioventù (4/5000 presenze)- rotatorie SS.12- piazza Giovanni XXlll.
      • Centro raccolta materiali –CRM e CRZ realizzazione di un unico spazio comunale aperto tutti i giorni.

Il Programma Completo

Il programma completo è disponibile per il download al seguente link:
Programma Coalizione Luigino Peroni

È possibile inoltre consultarlo online alle seguenti pagine:

Accordo di coalizione Partito Democratico – La Bussola. Candidato Sindaco Luigino Peroni

Confronti e verifiche fin qui condotte hanno evidenziato una sostanziale, forte sintonia tra i principi e le linee portanti su cui il PD e La Bussola hanno impostato il proprio percorso verso le “comunali”.

C’è una forte condivisione rispetto :

  • all’analisi della situazione attuale di Ala e del Comune e all’individuazione delle principali macroaree di intervento (funzionamento macchina amministrativa; riequilibrio servizi; identità-coesione sociale; ruolo sovracomunale), entro cui definire priorità e contenuti programmatici;
  • all’adozione di metodologie di lavoro orientate a recuperare un rapporto consapevole e costruttivo con i cittadini, a valorizzare in senso “civico” intelligenze e competenze presenti nella nostra comunità.

L’impegno comune è per:

  • una programmazione rigorosa, ma anche partecipata, rivalutando quindi, in primo luogo, il ruolo del consiglio comunale, ma ricercando anche forme nuove di coinvolgimento e consultazione di cittadini, associazioni, categorie economiche, ecc.
  • la trasparenza dell’azione amministrativa e la partecipazione dei cittadini, rendendo più efficiente, da un lato, l’impianto organizzativo della struttura di servizio comunale, dall’altro ricercando strumenti e soluzioni innovative (più informazione costante, consulte, ad esempio delle frazioni, dei giovani, delle associazioni, degli stranieri, ecc.)

Su queste linee essenziali PD e La Bussola stringono il patto di alleanza in vista dell’appuntamento elettorale.

Il rinnovamento della politica e della classe dirigente è obiettivo centrale per la coalizione. La messa a disposizione della comunità, accanto ad elementi di esperienza, di capacità nuove, delle doti di intelligenza, creatività ed operosità di tanti giovani, è un segnale forte di rinnovamento e un risorsa preziosa da sostenere e valorizzare.

Per l’esperienza e la competenza maturate, per le garanzie date rispetto ad un metodo di confronto costante e di collegialità delle scelte, per la disponibilità allo svolgimento del mandato in spirito di servizio a favore della crescita di una nuova classe di amministratori, il candidato Luigino Peroni può positivamente interpretare quel “salto di qualità” nella conduzione della cosa pubblica ad Ala, che tanti cittadini auspicano.

L’accordo che PD e La Bussola sottoscrivono non esclude la possibilità di un allargamento dell’alleanza a quelle forze politiche o liste che condividano le linee fondamentali del progetto, in particolare, a quelle del centro sinistra autonomista che guida il governo provinciale.

Il riconoscimento, oltre che dell’alleanza sancita, della valenza politica e dell’affidabilità del PD quale forza di governo, potrà riaprire un confronto sereno tra le parti, nel rispetto della pari dignità, per definire condizioni e contenuti di un accordo di coalizione che si ponga in chiara alternativa al centro destra.

Partito Democratico – Circolo di Ala
La Bussola di Ala

Comunicato Stampa ~ Luigino Peroni

L’elezione diretta del Sindaco comporta una precisa responsabilità di chi intende candidarsi, una responsabilità verso la comunità, gli elettori e le forze politiche e non che intendono appoggiare e sostenere la candidatura. Così, dopo una lunga e non facile riflessione, ho deciso di accettare i pressanti inviti che mi provengono da più parti, ed in particolare dal gruppo di giovani appartenenti all’associazione la Bussola, e presentare la mia candidatura a Sindaco di Ala. Lo faccio con la consapevolezza delle difficoltà che questa mia scelta comporta, ma anche nella speranza che tale decisione possa, finalmente, consentire a tutti di operare nella chiarezza delle scelte politiche e programmatiche in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo mese di maggio.

L’attuale esperienza amministrativa si chiude con qualche luce e molte ombre, occorrerà partire dalla valutazione delle cose fatte e quelle che rimangono da fare per vedere di costruire una compagine amministrativa in grado di rispondere positivamente alle sfide che sono davanti a noi. Ala, come le altre comunità della Bassa Vallagarina, si trova prima di tutto nella necessità di ricostruire un suo tessuto sociale oltre che di affrontare i problemi che la crisi economica comporta.

Il lavoro da fare è molto se vogliamo che la nostra città recuperi, nelle sue molteplici espressioni associative e non, un sua identità e un suo specifico protagonismo nel rapporto con le realtà vicine. E’ solo attraverso una chiarezza di intenti programmatici ed una leale collaborazione tra le diverse istituzioni che si potranno risolvere molti problemi legati.

E’ da qui che può ripartire il rilancio economico e culturale di Ala. Ed è questo una priorità che dovrebbe essere comune a tutti. Con questi obiettivi principali avvierò una serie di colloqui e incontri con le diverse realtà associative e partitiche presenti in tutto il territorio comunale al fine di verificare disponibilità ad impegnarsi in questa nuova esperienza.

E’ mia intenzione impegnarmi solo per questo mandato amministrativo, al fine di trasmettere una bagaglio di esperienza e di conoscenza dei problemi e far crescere così una nuova compagine di giovani che siano in grado con le loro sensibilità di affrontare al meglio le sfide che il futuro ci riserva. Ala non può continuare a guardare nello specchietto retrovisore misurandosi sulle vicende trascorse, ma deve saper guardare avanti di qui la mia intenzione di investire soprattutto sull’entusiasmo, sulla sensibilità, sulla creatività e sulla capacità di rischio delle giovani generazioni. La gestione di una comunità come quella di Ala non può affidarsi all’improvvisazione; credo, senza alcuna presunzione, di aver maturato in questi anni una discreta esperienza amministrativa che vorrei mettere a disposizione dei giovani che intendono impegnarsi al servizio della comunità. Ritengo che se, tutti insieme, riusciremo a realizzare questo intento avremmo reso il servizio più bello alla comunità alense che tanto ci sta a cuore.

Queste le ragioni principali che mi hanno convinto e spinto a porre la mia candidatura a sindaco di Ala.