Risposta agli articoli riguardanti l’addizionale comunale I.r.pe.f.

di Andrea Fracchetti assessore al Bilancio, patrimonio e cooperazione del Comune di Ala

Nulla è ancora deciso, lo dovrebbe sapere il consigliere Cattoi, così come dovrebbe sapere che il bilancio di una legislatura non si fa dopo sei mesi di governo. La maggioranza non è bugiarda, deve, suo malgrado, fare i conti con tagli e imposizioni di bilancio mai visti fino ad oggi; tagli, ma soprattutto vincoli, arrivati a fine ottobre (e quindi non immaginabili nella scorsa campagna elettorale e all’atto dell’approvazione degli indirizzi di governo), dei quali forse il consigliere Cattoi non è pienamente a conoscenza, o almeno così sembra dalle dichiarazioni rilasciate. Durante le consultazioni in vista dell’approvazione del bilancio la Giunta e il Sindaco sono stati estremamente chiari nel indicare che, nelle previsioni di bilancio stilate tra settembre e ottobre l’addizionale I.r.pe.f. veniva tagliata; questo grazie ad una serie di interventi, posti peraltro in essere in pochi mesi di governo, volti a rendere più efficiente la macchina comunale contenendo e riorganizzando la spesa corrente. L’elaborazione era stata realizzata a partire dai dati di bilancio 2009 e 2010. Poi il 29 ottobre è stato approvato il Protocollo d’intesa per il 2011 e questo, oltre ad un taglio del 2,4% sui trasferimenti dalla provincia per il 2011 sulla parte corrente (circa 68.000 euro per Ala), prevede un forte vincolo di bilancio, ossia quello di porre fin da subito, e poi in modo gradualmente crescente, limiti alla possibilità di utilizzare uno specifico trasferimento pubblico per la spesa corrente: il fondo investimenti minori, infatti, sempre utilizzato in fase di bilancio di previsione per coprire le spese correnti, dal 2011, con scatti incrementali del 20%, non potrà più avere questo utilizzo. Per il 2011 si tratta di un minor finanziamento della spesa corrente di oltre 128.000 euro – oltre ai 68 mila di taglio – (e poi ulteriori 128 nel 2012 e ancora aggiuntivi 128 nel 2013). Ecco quindi la reale situazione, non una bugia ma uno stravolgimento dello scenario, rispetto al quale, in ogni caso, l’amministrazione sta ancora ragionando sul da farsi: l’obiettivo obbligato è quello di trovare una strada che coniughi sostenibilità della finanza comunale ed equità sociale. Su questa sfida, non sulla polemica, sarebbe interessante e forse doveroso, visto il consenso elettorale raccolto, un atteggiamento propositivo della Lega, che purtroppo però non esiste. E’ bene notare come nelle linee di governo, la premessa alla volontà di eliminare l’addizionale I.r.pe.f. era quella di voler intervenire al fine di dare sollievo alle famiglie in difficoltà. L’ipotesi – in quanto allo stato attuale di questo si tratta – ventilata dal Sindaco rappresenta un modo di far beneficiare alle fasce più deboli (in ogni caso oltre il 50% dei contribuenti) il risultato degli interventi di razionalizzazione realizzati dall’amministrazione. Equità o discriminazione? La Lega forse tende a fare un po’ di confusione sull’applicazione pratica dei termini, in ogni caso mi preme ribadire che, come assessore al bilancio, al di là di tutte le dichiarazioni di convenienza fatte dalla minoranza, i pesanti mutamenti congiunturali in corso chiedono scelte sostenibili e responsabili, che a breve verranno prese.

articolo pubblicato dal giornale l’Adige domenica 9 gennaio 2011 – pagina 30 cronaca Vallagarina

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